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Rome,28 novembre I 6 1 5 . Bellarmin anx desservants d'un orato�ra -a Capone.. / Io mi trovo molto oppresso da infiniti memoriali d'impetrare indulgenze, et per� mi perdoneranno se non accetto questa impresa, massime che non mancano in Roma li Padri Theatini, che hanno molti Cardinali amici, et facilmente potranno impetrar l�indulgenze che invogliano, essendo cotesto oratorio governato dalli medesimi Padri. Con questo gli prego da Dio ogni bene. [Le SS.VV. mi fanno instanza d'impetrargli qualche indulgenza per cotesto oratorio del Crucifisso di Santo Eligio, et io volenti eri mi ci adoprer� per il desiderio che tengo d'ogni bene et sodis- /^fattione loro. Mi faranno per� bavere un'poco di nota delle buone operationij che si f� per detto Oratorio, come sia fondato et � che effetto, acci� io possa con tali fondamenti parlare � N.S. � ad al tri secondo bisognar^, che nel resto procurer� che venghino consola te le SS.VV. alle quali con pregargli da Dio felicitarmi offero et ^Traccomando. Di Roma li 28 di Novembre I 6I 5 .J SS/ri Tomaso Belacqua et altri offitiali dell'oratorio di S/to El i gio di Capua. Arch.Vatic.Gesuit.17 fol.274. Crochets manu secretarii, barr�.