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inusitata è questa, Dilectissimo, atque amatissimo Papae, Theophilo Episcopo, Hieronymus in Domino salutem. Mi perdoni, se scrivo cosi brevemente, perche le occupationi mie sono grandi, et continue. Gia che V.S. sà, che io sono quasi ottogenario, cioè di anni settanta quattro cominciati l'ottobre passato, et però vicino al passaggio all'altra vita, mi faccia la gratia di pregare Iddio per me, et raccommandarmi all'orationi di quelle sancte Monache che costì servano al nostro comun Padrone. Di Roma li 4 di Gennaro 1616.