Rè. lo fà spinto da zelo.
Leon. Infame zelo è questo che pur troppo insolenti senza vergogna e scorno contro il nostro divieto armando la lingua e i fatti et arroganti e infami sprezza i Dei signore e voi non castigate un tanto error nefando, questi la tua corona stimano poco ò nulla de tuoi comandamenti si ridono fra loro, e tu Signor la mano ancor tardi al castigo, seducono le genti, dicono biasteme horrende niuno à loro posta, introducono al Regno nuove leggi e statuti, vi tolgono i vassalli, e voi lo sopportate, e comportate ancora ch'altri li favorischi, che aspettate Signor che la corona vi tolgan poi dall’honorata testa? mà che dissi corona, ohime la vita, la vita ohime vi toglieranno un giorno per desio di regnar e voi nutrite ancor la serpe in seno né gli schiacciate il capo
Rè. mà che rimedio à tanto mal darai?
Leon. il rimedio sarà che bando espresso si facci hor hor, che li christiani del Regno in termin di tre giorni vadino fora, e dar la morte in pena a chi lor favorisce e parli, o porge alcun soccorso, alcun aiuto, hor questo opportuno sarà rimedio al male ch’il Giappone, la tua Reggia, i cittadini i Dei ancora e la persona vostra opprime e tiene afflitta.
Rè. il sì sì molto mi piace il tuo pensiero e vuò ch'in ogni conto doman si facci il bando
Leontio
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