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governatore, con testificarli la singolar osservanza, ch'io li professo, et farli uedere anco l'inclusa notizia che ritrouo in un autore che visse nel medesimo tempo, che Costanza uiueua. Quando mi capitò la lettera di V. P. staua appunto corrigendo un mio libretto, che non hauerei animo di mandarlo a V. P. per essere delle fatiche solite della professione legale, della quale solamente in questa età ha<gap/> quattro altri ma perche quest'ultimo mi è stato richiesto solamente da Roma, non voglio che altri lo uedano costi <unclear></unclear> lla che lo corrigga V. P. come mio Maestro; lo mando dunque con <gap/> motiuo per sodisfare all'obligo, mà non poche meritasse d' <gap/>giare il tempo à V. P.; la quale per fine io riuerisco con tutto l'animo le bacio cordialmente le mani.
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governatore, con testificarli la singolar osservanza, ch'io li professo, et farli uedere anco l'inclusa notizia che ritrouo in un autore che visse nel medesimo tempo, che Costanza uiueua. Quando mi capitò la lettera di V. P. staua appunto corrigendo un mio libretto, che non hauerei animo di mandarlo a V. P. per esser delle fatiche solite della professione legale, della quale solamente in questa età ha<gap/> quattro altri ma perche quest'ultimo mi è stato richiesto solamente da Roma, non voglio che altri lo uedano costi <unclear></unclear> lla che lo corrigga V. P. come mio Maestro; lo mando dunque con <gap/> motiuo per sodisfare all'obligo, mà non poche meritasse d' <gap/>giare il tempo à V. P.; la quale per fine io riuerisco con tutto l'animo le bacio cordialmente le mani.
  
 
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governatore, con testificarli la singolar osservanza, ch'io li profes-
so, et farli uedere anco l'inclusa notizia che ritrouo in un autore
che visse nel medesimo tempo, che Costanza uiueua.
Quando mi capitò la lettera di V. P. staua appunto corrigendo un
mio libretto, che non hauerei animo di mandarlo a V. P. per esser
delle fatiche solite della professione legale, della quale solamente
in questa età ha quattro altri ma perche quest'ultimo mi
è stato richiesto solamente da Roma, non voglio che altri lo
uedano costi lla che lo corrigga V. P. come mio Maestro; lo man-
do dunque con motiuo per sodisfare all'obligo, mà non po-
che meritasse d' giare il tempo à V. P.; la quale per fine io riuerisco
con tutto l'animo le bacio cordialmente le mani. Napoli 17 d'ottorbre 1665 Il libretto uà scritto a libro del Procaccio

D.V.Pm A
Devmo et oblinme
Il Duca di Diano

governatore, con testificarli la singolar osservanza, ch'io li professo, et farli uedere anco l'inclusa notizia che ritrouo in un autore che visse nel medesimo tempo, che Costanza uiueua. Quando mi capitò la lettera di V. P. staua appunto corrigendo un mio libretto, che non hauerei animo di mandarlo a V. P. per esser delle fatiche solite della professione legale, della quale solamente in questa età ha quattro altri ma perche quest'ultimo mi è stato richiesto solamente da Roma, non voglio che altri lo uedano costi lla che lo corrigga V. P. come mio Maestro; lo mando dunque con motiuo per sodisfare all'obligo, mà non poche meritasse d' giare il tempo à V. P.; la quale per fine io riuerisco con tutto l'animo le bacio cordialmente le mani. Napoli 17 d'ottorbre 1665 Il libretto uà scritto a libro del Procaccio D.V.Pm A Devmo et oblinme Il Duca di Diano