Difference between revisions of "Page:EBC 1604 12 27 0436.pdf/1"

From GATE
m (→‎top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}})
 
(2 intermediate revisions by 2 users not shown)
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
[[Category:EBC Not proofread]][[Category:EBC_Letters]]
+
[[Category:EBC Proofread]][[Category:EBC Pages]][[Category:EBC_Letters]]
Capua,27 decembre 1604 Bellarmin aux magistrata de Capoua. 436
+
Illustri Signori.<lb/>
 
+
Dal primo tempo, che io venni in questa città, ebbi molto desiderio di veder riformati i monasteri di S.Giovanni, e del
/ Illustri Signori.
+
Gesù, perchè ad ambedue mancava la vita comune, senza la quale il monastero non merita nome di religione. E per grazia del Signore il terzo mese della mia venuta s'introdusse nel monastero di S.Giovanni la vita comune, e di poi si è camminato di bene in meglio sino ad esser ritornato quel monastero alla sua prima gloria. Resta quello del Gesù, nel quale con ogni affetto si deve desiderare la vita comune si perchè è dell'ordine di Santo Francesco, e S.Chiara, il quale ordine secondo la sua prima istituzione aborrisce più d'ogni altra cosa la proprietà, e fa voto espresso, e solenne di vivere senza proprie si anche, perchè essendo questo monastero sempre stato onoratissimo in ogni altra cosa, non è bene, che abbia questo mancamento tanto notabile di mancargli la vita comune. Per questo mi sono messo a ricercare, e pregare le Signorie Vostre, che veglino concorrere insieme con noi con grande animo alla riforma di questo monastero, del quale la città ha particolare protezione, come da lei fondato, e dotato. E secondo il mio poco giudizio, per arrivare a questa riforma bisognariano le cose seguenti. Primo che si ammettessero alcune monache sopranumerarie con dote almeno di 400 ducati oltre i mobili, che questa dote ha tassato ultimamente la sacra congregazione. E perchè non vi è luogo,ne pure per una monaca di più, se non si accomoda il dormitorio nuovo, bisognaria secondariamente dare ordine quanto prima all'accomodamento di quel dormitorio: Terzo, bisognaria, che i signori Bastonieri non solo usassero molta diligenza in esigere l'entrate, ma anche in fare le provvigioni delle cose necessarie a tempi debiti, perchè in queste ci è avanzo notabile, e apprendessero questo negozio con molto desiderio di servire alla
 
+
<pb/>
Dal primo tempo, che io venni in questa citt�, hebbi molto
 
 
 
desiderio di veder riformati li monasterii di S.Giovanni, et del
 
 
 
Gies�, perche ad ambidue mancava la vita commune, senza la quale
 
 
 
nr il monasterio non merita nome di religione. Et per gratia del Sig
 
 
 
nore il terzo mese della mia venuta s'introdusse nel monasterio
 
 
 
di S.Giovanni la vita commune, e di poi si � caminato di bene in
 
 
 
meglio sino ad esser ritornato quel monasterio alla sua prima glo
 
 
 
ria. Resta quello del Gies�, nel quale con ogni affetto si deve
 
 
 
desiderare la vita comune si perch� � dell'ordine di Santo Fran
 
 
 
cesco,e S.Chiara, il quale ordine secondo la sua prima institutio-
 
 
 
ne aborrisce pi� d'ogn'altra cosa la propriet�, et f� voto espres
 
 
 
so,e solenne di vivere senza proprie si anco,perch� essendo
 
 
 
questo monasterio sempre stato honoratissimo in ogni altra cosa,
 
 
 
/^^non bene, che habbia questo mancamento tanto notabile di mancar
 
 
 
gli la vita commune. Per questo mi sono messo ricercare, et pre
 
 
 
gare le Signorie Vostre, che veglino concorrere insieme con noi
 
 
 
con grande animo alla riforma di questo monasterio, del quale la
 
 
 
citt� h� particolare protettione,come da lei fondato,e dotato. Et
 
 
 
secondo il mio poco giuditio, per arrivare questa riforma bisog-
 
 
 
nariano le cose seguenti. Pr�mp che si ammettessero alcune mona
 
 
 
che sopranumerarie con dote almeno di 400 ducati oltre li mobili,
 
 
 
che questa dote h� tassato ultimamente la sacra congregatione. Bt
 
 
 
perch� non vi luogo,ne pure per una monaca di pi�, se non si ac-
 
 
 
comoda il dormitorio nuovo, bisognaria secondariamente dare ordine
 
 
 
quanto prima all'accomodamento di quel dormitorio, ferzo,bisogna
 
 
 
ria, che li signori Bastonieri non solo usassero molta diligenza
 
 
 
in esigere l'entrate, ma anc� in fare le provisioni delle cose ne
 
 
 
cessarie � tempi debiti, perch� in queste ci avanzo notabile,
 
 
 
et apprendessero questo negotio con molto desiderio di servire al-
 
 
 
li ''lY'nr rnr^']
 
 
 
nnnn--
 
Footer (noinclude):Footer (noinclude):
Line 1: Line 1:
<references/>
+
<references/> {{TurnPage}}

Latest revision as of 13:24, 6 May 2020

This page has been proofread

Illustri Signori.
Dal primo tempo, che io venni in questa città, ebbi molto desiderio di veder riformati i monasteri di S.Giovanni, e del Gesù, perchè ad ambedue mancava la vita comune, senza la quale il monastero non merita nome di religione. E per grazia del Signore il terzo mese della mia venuta s'introdusse nel monastero di S.Giovanni la vita comune, e di poi si è camminato di bene in meglio sino ad esser ritornato quel monastero alla sua prima gloria. Resta quello del Gesù, nel quale con ogni affetto si deve desiderare la vita comune si perchè è dell'ordine di Santo Francesco, e S.Chiara, il quale ordine secondo la sua prima istituzione aborrisce più d'ogni altra cosa la proprietà, e fa voto espresso, e solenne di vivere senza proprie si anche, perchè essendo questo monastero sempre stato onoratissimo in ogni altra cosa, non è bene, che abbia questo mancamento tanto notabile di mancargli la vita comune. Per questo mi sono messo a ricercare, e pregare le Signorie Vostre, che veglino concorrere insieme con noi con grande animo alla riforma di questo monastero, del quale la città ha particolare protezione, come da lei fondato, e dotato. E secondo il mio poco giudizio, per arrivare a questa riforma bisognariano le cose seguenti. Primo che si ammettessero alcune monache sopranumerarie con dote almeno di 400 ducati oltre i mobili, che questa dote ha tassato ultimamente la sacra congregazione. E perchè non vi è luogo,ne pure per una monaca di più, se non si accomoda il dormitorio nuovo, bisognaria secondariamente dare ordine quanto prima all'accomodamento di quel dormitorio: Terzo, bisognaria, che i signori Bastonieri non solo usassero molta diligenza in esigere l'entrate, ma anche in fare le provvigioni delle cose necessarie a tempi debiti, perchè in queste ci è avanzo notabile, e apprendessero questo negozio con molto desiderio di servire alla
---page break---