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che l'amor dell'Infante verso il Duce Augustino in odio si trasformi, narrar potrai, ch'il Duce machina morte al Rè per darla poi à lui ancor et egli resti del Regno imperador sovrano, e acciò credibil fia apro di nuovo il libro, ridico alcuni carmi, hor ben due spade al Rege et all'Infante comparirà, tù intanto mentisci il manto, e la parola e l'atti, e và che nel palaggio Evandro troverai. <br> Asm. ò come vil parete il mio trionfo, se diciò sol io la vittoria havessi, spiraro fiamme et alarò veleno, infettarò col fiato cielo, terra, acqua, e foco il mondo, il mondo tutto vuò inabissar in quelle parti horrende del cieco oscur inferno, in desolati horrori, in cavernosi specchi, ove raggi
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che l'amor dell'Infante verso il Duce Augustino in odio si trasformi, narrar potrai, ch'il Duce machina morte al Rè per darla poi à lui ancor et egli resti del Regno imperador sovrano, e acciò credibil fia apro di nuovo il libro, ridico alcuni carmi, hor ben due spade al Rege et all'Infante comparirà, tù intanto mentisci il manto, e la parola e l'atti, e và che nel palaggio Evandro troverai. <br> Asm. ò come vil sarebe il mio trionfo, se di ciò sol io la vittoria havessi, spiraro fiamme et alarò veleno, infettarò col fiato cielo, terra, acqua, e foco il mondo, il mondo tutto vuò inabissar in quelle parti horrende del cieco oscuro inferno, in desolati horrori, in cavernosi spechi, ove raggio di luce, non penetrò già mai, il ciel l'Angeli e Dio vuò incarcerar, e incatenar con questa mia destra invitta, et hoggi vuò ritrovar à Dio le guerre antiche <br> Evandro

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che l'amor dell'Infante verso il Duce Augustino in odio si trasformi, narrar potrai, ch'il Duce machina morte al Rè per darla poi à lui ancor et egli resti del Regno imperador sovrano, e acciò credibil fia apro di nuovo il libro, ridico alcuni carmi, hor ben due spade al Rege et all'Infante comparirà, tù intanto mentisci il manto, e la parola e l'atti, e và che nel palaggio Evandro troverai.
Asm. ò come vil sarebe il mio trionfo, se di ciò sol io la vittoria havessi, spiraro fiamme et alarò veleno, infettarò col fiato cielo, terra, acqua, e foco il mondo, il mondo tutto vuò inabissar in quelle parti horrende del cieco oscuro inferno, in desolati horrori, in cavernosi spechi, ove raggio di luce, non penetrò già mai, il ciel l'Angeli e Dio vuò incarcerar, e incatenar con questa mia destra invitta, et hoggi vuò ritrovar à Dio le guerre antiche
Evandro