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dal Padre Caravita; come pure de musei, Biblioteca, -
della Specola, ed ogni altro annesso, e pertinenza del sopradetti
Locali, e generalmente con tutti gli oneri, prerogative,
dritti, privilegi, peri, emolumenti, annessi e connessi, e derivanti
dalla lodata Grazia Pontificia, esegnatamente colla obbligazione,
che il Padre Preposto Generale solennemente assume
a nome della sua Società, che (guidi?) i Padri Gesuiti debbano
tenere secondo il costume antico, qualsi osservava nell'anno
millesettecentosettantatre le pubbliche Scuole, aggiuntevi le Cattedre
di eloquemza Sagra, e - Chimica, e di esercitare
insomma tutte quelle altre funzioni, che vi esercitavano a
quell'epocaq.
Il quale Padre Preposto Generale in segno del corporale possesso ha
aperto e chiuso le porte di detti Locali, e vi ha esercitato
tutt'i consueti atti denotanti il vero e corporale possesso; protestando,
che per il suo (discesso?) da quei Luoghi non intende
mai dimetterne il divisato possesso, ma in quello coll'animo
sempre, e perpetuamente continuare.
Inoltre il medesimo ha promesso in nome della stessa Società di
fare ed eseguire fedelmente, incessantemente, con ogni cura
e diligenza, e coll'opera ed industria, che per gli individui
di essa Società si possa possa maggiore, tutte le obbligazioni nel -
Breve Pontificio loro - -
Atto fatto nell'Oratorio sudetto detto del Padre Caravita, presenti