Page:Il mappamondo cinese del P. Matteo Ricci.pdf/11

From GATE
This page has not been proofread


il celebre Cristoforo Clavio, il 18 maggio 1577 lasciò per sempre l'eterna città e l'Italia e, per Lisbona e Goa, giunse a Macao il 7 agosto 1582. Dopo un anno di seria preparazione, il 10 settembre 1583, in compagnia del P. Michele Ruggieri S.I di Spinazzola riuscì finalmente a penetrare in Cina, a fissarsi a Sciaochin, la moderna Shiuhing 肇慶, nel sud del Kwangtung, ed a fondare nel Regno di Mezzo le missioni cattoliche, di cui oggi il mondo ammira la magnifica espansione. Dalla provincia meridionale del Kwangtung si spinse in quella centrale del Kiangsi, donde poi salì alla Capitale del Sud o Nanchino e perfino alla Capitale del Nord o Pechino dove finì i suoi giorni l'11 maggio 1610. Per far meglio accettare il messaggio evangelico dai Cinesi, naturalmente diffidenti degli stranieri e sprezzanti dei " barbari " - non meno di quanto lo erano i Greci dei Romani-, il Ricci si servì della scienza occidentale per attirarsi più facilmente la loro benevolenza. Avendo subito notato che per loro i confini del mondo coincidevano abbastanza bene coi confini dell'Impero cinese - l'uno e l'altro portando il nome di Universo o Ttiensciia 天下, vale a dire " [tutto quello che trovasi] sotto [la volta del] cielo " - fin dai primi mesi di soggiorno nella sua modesta residenza di Sciaochin, sospese alle pareti della sua abitazione un mappamondo europeo, il quale non mancò di eccitare la curiosità e l'interesse dei letterati, che accorsero numerosi a visitare il grande scienziato occidentale. Il governatore ella città pregò con insistenza il Ricci di tradurlo in cinese, ciò che fu fatto nell'ottobre del 1584: fu la prima edizione del mappamondo cinese, oggi perduta. Quando da Sciaochin il Ricci avanzò sempre più addentro nella Cina e si stabilì