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Alli Antiani et Gonfaloniere della Republica di Lucca.
Illustrissimi et Eccellentissimi Signori. Hò due lettere dell' EE.VV., una dalli 13 del passato, che mi rese il Sig.r avvocato Spada, et l'altra dalli 28, che mi porto il Sig.r Girolamo Benassai mandato qui ultimamente da loro. Alla prima non resposi, per che il medesimo Sig.re Spada mi disse che non occorreva, per esser lettera di pura credenza; alla 2.da rispondo hora, ringraziando principalmente l'eccell.ma Republica della confidenza, che hà havuto della persona mia, alla quale io mi sforzerò di corrispondere nel miglior'modo che io potrò et saprò.
Prima che venisse il Sig.r Benassai ci abboccammo insieme, il Sig.r Cardinale Farnese et io, come eletti arbitri dall'EE.VV. delle differenze fra l'ecc.ma Republica et monsgr rev.mo Guidiccioni lor vescovo, et fatti diversi discorsi, ci risolvessimo unitamente, che quanto prima convenisse che mons.gr vescovo tornasse alla sua Chiesa, essendone tanti anni stato assente; et per far'questo con la debita circospettione ci pareva bene di scrivere ad ambedue le parti, et ordinare al Vescovo che esso fosse il primo à scriver' alle EE.VV. et offerirsi pronto di venire alla sua chiesa a servirle, quando ci fosse il beneplacito et buona gratia loro; et similmente che scrivessimo alle EE.VV. con pregarle à risponderli con simili termini di cortesia, invitandolo à venire etc. Et per che il Signore cardinale era di partenza di quà, per andarsene à Parma, restammo anco in quest'altro appuntamento che nelle cose di questo negotio, che bevessero bisogno di presta speditione, S.S. Ill.ma mi dava tutta la sua autorità; ma quando ci fosse tempo et fossero cose di momento, io ne li dovesse scrivere et aspettarne il parere suo.
Mentre stavamo in questo pensiero et eramo restati in questo appuntamento, è comparso il Sig.re Girolamo Benassai; et perche il Sig.re cardinale Farnese era ancora à Caprarola, si spedì presto
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