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Molto Ill.re Sig.ra sorella, Gia mi haveva detto il Sig.or Pietro Marcellino, prima che partisse di Roma, che non gli pareva à proposito dare le sue robbe al marito di V.S. in affitto,insie me con un'altro che mi nominò, ma io non mi ricordo il nome, parendogli che ne voi ne l'altro havessero persone da far fruttar le terre; et cosi saria stato danno à lui et à voi.
Di Flaminio Luccarini io non ho notitia veruna, ma un certo al tro venne quà tal volta per la paga di quattro piastre et mezo, ma ne di questo manco non so niente, et il mastro di casa mia dice haver'inteso che quel tale Flaminio Luccarini voi vendere quella vigna, et in questo noi non potiamo l'impedire. E forse è meglio non tenere questi affitti di vigna, bisognando farci del continuo molte spese. Il modo che teniamo noi in vivere senza stabili, è molto quieto e sbrigato; poichè non habbiamo campi ne vigna ne altri stabili; ma solo un poco di denari. Con questo mi raccomando alle sue orationi. Di Roma li 7 di ottobre[1618]
Di V.S. m.to ill.re
fratello aff.mo
Il Card.le Bellarmino.
Alla molto Ill.re Sig.ra Sorella, la Sig.ra Camilla Bellarmini, ne Burratti Montepulciano.