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Ill.mo Sig.re et Pad.ne oss.mo
Havendo letto quanto V.S.I. nella sua gratissima me ascrive, circa la intentione de N.S., mi pare, che trovando sua B.ne accagiona de mandare quell discurso al Re, che lo faccia; sperando nella divina per questo mezzo intrata il Re catolico in considerazione de tanto et gravissimo negocio: ma con licentia che S. B.ne non vorria che il nome mio fusse sentito, non essendo necessario, ma piu presto vanita, e sapendosi in Spagna facilmente si sappera anco in Inghilterra, et sara escusa bastante à quel Re a fare confiscatione de i mei stati così presenti, come quelli del padre et avo mio: cosa che non corria (anchora che io credo sara in vano aspettar beneficio alcuno dependendo de la volunta de quel Re) perche non desidero, sappia altra occaggione, che el acto de la mia uscita del Regno senza licensia, per vivere secondo la conscientia mia, nella Religione catolica, et faccendolo per questo, me ne gloriare nel Signore, et sperare in lui molto migliore stato: sotto questa sua S.ta come Padre et Sig.r mio, potrà fare quanto li sara grata secondo Dio lo inspirara, asicurandomi havero una grandissima consolazione et honore, sempre che havero commodita de spargere il mio sangue, per fare alcun minimo servicio a la santa madre chiessa Romana.
Saria bene che N.S. vedesse tutte le leggi penali che sono fatte da i Parlamenti centra gli Catholici; le quale potra V.S.I. farsi dare in lingua latina o italiana dal padre Rettore del Collegio Inglese, acio che meglio si possa vedere quello sua S.tà debbia fare, o possa sperare di questo tratatto; et si N.S. vorria favoririrmi tanto,come svisarmi, de quello ohe sentira de Spagna prometter il Re de Inghilterra in materia de Religione, io potria, ex re nata, dare la opinione mia meglio, dandoli ad intendere le sutilezze et inganni de quel Re; in tal caso quando piacesse a sua Beatitudine dandomi V.S.I. un minimo aviso, no mancaro venirme a servirla
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