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Molto Ill.re et R.mo Sig.re come fratello. V.S. R.ma che è tanto compita in tutte le sue cose, ha anche voluto attribuire al mio libretto quelli lodi, che non gli convengono, con favorirlo di quel li encomii de quali non è degno. Il tutto attribuisco all'amore che lei mi porta, conoscendo che gli fà parere le cose dell'amico più belle, che non sono. Hor'sia come si sia, godo in me stesso che sia caro à V.S. R.ma, et ne la ringrazio: et pregandogli felicità me gl'offero, et raccomando. Di Roma li 27 di feb.ro 1617.
Di V.S. R.ma
Come fratello aff.mo
Il Card.le Bellarmino.
Mons.r Vesc.o del Zante. Albano.
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Al molto Ill.re et R.mo Sig.r come fratello Mons.r
Vescovo del Zante.
Albano.