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Molto illustre signor fratello. Si manda la lettera per il vescovo d'Arezzo. Quanto al mastro di cappella, e il Barbaro, non ho che dire, perchè non li conosco, ma raccomandai il Burbero, per che esso me ne fece istanza.
E venuto questa mattina Mr. Ricciardo. Ma se veniva prima, era meglio, perchè veniva con tempo fresco, e in questi quindici giorni, che ha persi, avrebbe guadagnato più di venti o trenta scudi, e avrebbe dato più soddisfazione ai padroni. Se il mastro di cappella verrà qua, lo terrò volentieri in casa per quanto tempo bisognerà. Altro non mi occorre. Di Roma li 21 di luglio 1607.
fratello aff.mo di V.S.
il Card. Bellarmino.
Al m.to ill.re sig.or fratello, il sig.or Thommaso Bellarmini.
Montepulciano.