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Ill.mo e Rev.mo Sig.r mio osservand.mo.
Ho dato il Suo memoriale a Sua Beat.ne, qual resto di vederlo con più comodità. Son certo che S.B.ne non mancherà di esaudire le Sue giuste domande. Che se bene l'Arciprete pretende aver ragione e che la causa sia già giudicata in favore suo, nondimeno, per quanto ho visto nel suo memoriale, V.S. Ill.ma mi par che abbia giuste pretensioni almeno di cercar di trovar la verità per scarico della sua coscienza, come in simili casi occorre ancor a me litigar per le pretensioni dell'abbazia di San Gregorio.
Mi scriva sempre quel che far debba per suo servizio in questo e in ogni altro caso, ch'io non mancherò di servirla, non guardando che l'Arciprete sia mio amico et paesano, perchè magia amica veritas, e più devo a V.S. per ogni rispetto che a qualsivoglia persona. Dio la conservi. Gli bacio le mani. Di Roma li 21 di settembre del 1602.
Di V.S. Ill.ma e Rev.ma
umilissimo servitore
Ces. Card. Baronio.
Card. Belarmino.
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Adr.: All'Ill.mo e Rev.mo Sig.r mio osserv.mo Il Sig.r Card. Bellarmino