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Molto Ill.re Sig.or fratello. Ho avuto caro, che V.S. abbia presentato il sig.r Card. Borromeo: e mi sono meravigliato, che costì si siano trovate trote Sto molto dubbio, se devo fare l'officio per la sorella di ms. Lelio, perchè ho inteso da buon luogo, che lei si vorrebbe rimaritare, e che non ha vocazione di religione, e non è licito forzarla a farsi monaca. Ne pi pare, che essendo cosi vecchia, e inferma, e avvezza a viver col marito, che gli stia bene rinchiudersi nel monastero. Tenterò un poco l'animo del Sig.r Cardinale di Fiorenza, capo della congregazione dei regolari, ma non risolverà niente, fin che non sia certificato, che quella donna desideri esser monaca. Sarebbe bene esortar mg. Lelio a tenerla in casa, il che sarebbe di più edificazione. Scrissi per l'altro ordinario, che si vedesse come sta Angelo a Perugia, e se era necessario fargli mutare aria. V.S. faccia quello che gli par meglio. Con questo mi raccomando. Di Roma li 20 di luglio 1601.
Fratello aff.mo
il Card. Bellarmino.
Ext.: Al molto Ill.re Sig.re fratello
il Sig Thommasso Bellarmini.