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Molto Reverendo Padre in Xto


P. C.
Rendo affettuose gratie a V. R dell'occasione che mi dpa di significarle la stima, in cui hebbi il P. Baldassare Liola Mandes, mentre vissi seco nel Novitiato. Hò io ritenuta sempre una tenerissima memoria di un santo mio Connovitio, e posso attestare che sin dall'hora formai concetto che egli fosse un gran Servo di Dio: poriche comunque nel Novitiato facisse solamente quello che facevano tutti gli altri Novitii, nondimeno parve à me che egli lo facesse con un perfetione molto singolare. Non mi stendo ne raccontare il tenore dalla sua santa vita, perché è assai giù noto a V. R. che à me. Solo voglio accenare alcune cose che à me parvero spiccare sopra dell'altre e furono: Primo una grande stima dalle vocazione religiosa. 2º un gran zelo d'Anime. 3º Un gran dessiderio di dar la vita per amor di Giesù Christo.
La stima della vocatione cominciai a conoscerla in lui quando era ancor secoalre nel giorno del mio ingresso nella Compagnia, che fù la Vigilia dalla Santissima Assuntione; poiche essendo andato à riverirlo nella Casa Professa dove egli all'hora viveva ospite fra Noi, appena mi vide in sua Camera che con un cert'impeto di livito si gettò in ginocchio a dire il Te Deum Laudamus. Alzatici poi in piedi con le lagrime che gli scorrevano dagli occhi mostrò la santa invidia che haveva del mio ingresso nella Religione e della dialtion del suo, consolandomi però con dire: che sperava anche egli questo l'uscita dall'Egitto. Venuto nel Novitiato mi ricordo che non capiva in se per l'allegrezza e benche questo sia un'effetto che si vede ordinariamente in ogni Novitio pur in lui compariva singolare, particolarmente quando entrava à ragionare nella discusione