P. C.
Dopo d'haver scritto e mandato alla posta un'altra à V. R. mi è capitata una del nostro P. Generale per la quale m'avvisò che doveva partir da quà per Roma. Come vedrà nella rinchiusa la copia della detta lettera[1]; Laonde frà pochi giorni partiò per Roma, dove goderò un'altra volta per qualche giorno la presenza di V. R. e riceverò più spirito per poter poi fatigar nella nuova messe preparatami dal Cielo; e per tanto verrò adirittua à Sant'Andrea daonde mi sono partito. Della prima lettera poi mandata in questa medesima posta credo che non sarpa più necessario il trattar di V. R. con il nostro Padre circa quanto in essa si trova, poiche quel Dio, che ha un certo risguardo particolare verso di me hà preveduto quanto era necessario per servitio e gloria sua. Per hora altro nono mi occore, che riverirla, e raccomandarmi alli suoi Santi Sacrificii. Riverisco il P. Costanzo, P. Sauli, P. Ottolini con tutti i Padri e fratelli di cotesta casa. Genova 26 di Febraro 1666.
Di V. R.
Humilissimo servo et indegnissimo in Xto figlio
Baldassare Loyola Mandes
