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P. C.
La lettera di V. R. mi hà inserito in maniera che non si è potuta da me leggere senza lagrime ma di giubilo, per vedere gl'altri lavori che va dacendo Iddio nella sua anima; crecar in mille millia, affinche possa con le opere adempire la vasta impresa à cui anelano i suoi santi fervori: e già che si va consolando co'saggi delle converioni, stò meditando il modo di fagliere godere una assai più ampio di cotesto di Genova. In tanto l'abbraccio con tutto l'animo e mi raccomando ne Santi Sacrifici. Roma 25 dicembre 1665.
Di. V. R.
Servo in Xto
Giovanni Paolo Oliva
