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Illustrissimo Signore mio


Le misericordi del cielo compartite dalla Maestà divina alla perssona di V. Illustrissima mi hanno ripresso d'infinito contento, e di tutto cuore n'ho rese vivissime gratie alla Maestà Sua. Hora me recongratulo con V. Illustrissima e perche la vegeto tutta intenta per corrispondere alla divina luce, offerisco a tal fine tutto quello che può venire dalla Compagnia, e molto volentieri le concedo la communicatione delle buone opere della medesima. Stimo molto honorata cotesta casa con la persona di V. Illustrissima, qual supplico che disponga della mia volontá come della propria, e finisco pregando che da Dio benedetto ogni maggiore accres delle sue beneditioni. Roma
29 d'Agosto 1658
di V. Illustrissima

Humilissimo servo
Goswino Nickel

Messina D. Baldassare Loiola
Mandes