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I.M.I
Rev.do in Xsto Padre
P.X.
Se fosse stato di mio assoluto arbitrio appena ricevuta la sua prima
carissima le avrei risposto, ma proprio non si è potuto, anche perché V.R. mi
dicea che tosto avrebbe scritto un altra sua come veramente ha fatto e per
le quali me le confesso sommamente obbligato.
Debbo primieramente esprimerle il mio gran piacere provato
nel conoscere il suo felice arrivo in Marsiglia e le fortune di mare superate,
quantunque tanto cattive specialmente nell'ultima nottata. Non potea poi
esser altrimenti di non provar dè disturbi in tutta la persona con que'
strapazzi significatimi; sono contentissimo del suo ristabilimento voglio
sperare non accadrà altro; mà s'abbia riguardo e specialmente non
prenda freddo, il caldo non può ripararsi, ma al freddo v'è sempre rimedio.
Stia poi sicuro che le sue lettere non le leggerà altri che il p. Rosa giusta il
suo commando. Cappelletti le ha spedito dentro una sua lettera una bella
macchia solare osservata qui il 26 del passato agosto, e mi dice di salutarla
tanto tanto. Il p. Rosa ha osservato nella notte del 21 la Cometa di Encke
ma è tanto debole che appena sopporta l'illuminazione del campo. Delle
lettere spedite a V.R. le dò qui un sunto di alcune, conforme siamo rimasti d'accordo.
Il p. Dionisi scrive che il Barometeografo va costruendosi dal bravo suo
macchinista Cafarri, e vorrebbe sapere se dopo le descrizioni ricevute l'anno
passato ve ne siano state delle altre. Vorrebbe poi una copia dè nuovi saggi filosofici
del p. Pianciani, ma l'occasione che egli accenna del p. Manganotti
è già partita. Il prof. Matteucci scrive da Pisa che nel suo gabinetto
possiede un Equatoriale ed uno strumento di passaggi cui vorrebbe disfarsene
onde prego V.R. perchè s'impegni presso il Duca di Rignano e col governo se
volessero farne acquisto per Ancona o altrove a prezzi modicissimi; il
primo 10. mila franchi, il secondo 6. mila; ma sarà roba più da museo che
da osservatorio. Un tal padre Francesco Denza Barnabita suo antico scolare,
scrive una lunga lettera in cui dopo fatti i soliti elogi prega V.R.
a dargli un qualche schiarimento intorno un nuovo osservatorio che vuol creare
nel suo reale Liceo Carlo Alberto in Moncalieri presso Torino. Il Generale
Sabine con una delle sue solite letterine prega V.R. far presto recarsi
a Londra perchè vorrebbe condurlo seco in Iscozia. Altre cose di qualche
importanza non mi pare che pure non crede interessante
una lettera scritta dal padre Giordano astronomo in Albano, con
cui dimanda un qualche schiarimento intorno la Cometa di Carlo V., che dice