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allo scrittore delli annali così dice Tacito nel libro 4. con queste parole, pleraque
eorum quae rettuli quaque referam parva forsita, et Levia memoratu videri non nescius
sum, sed nemo Annales nostros cum scriptura eorum contenderit qui veteres populi Romani
res composuere. Ingentia illi bella expugnationes urbium, fusos, captosque reges
libero egressu memorabant, Nobis in arto et inglorius labor[1]. Per distinguer dunque
gli Annali dall'Historia che tratta di così grande, Anni, non deve recar
meravigia se trattano di cose ordinarie, come sono ques che trattano di
Azioni scolastiche e di cose di studii e di studenti de quali Annali del
seminario, il che pare volere significare il Poeta nel primo delli delli
Annali quando dice quod vocet Annales nostrorum audire laborum.
Ne si puo dire assolutamente la materia dell'Annali del seminario bassa, e di poco momento,
mentre si parla delle riuscite di tanti grandi Personaggi che sono stati educati nel
la loro gioventù in seminario poiche come si leggerà in quest'Annali sono riusciti
in ogni Professione molti huomini integri ed eccellenti come si puo vedere nel
catalogo dell'huomini Illustri siche questi Annali quanto alla materia non devono
essere tracciati o censurati.
Ne tam poco meritano esser notati per lo stile basso, con che vengono descritti senz'alcun
ornamento o' coltura di stile ponendo più tosto rozzo che pulito, come veramente
posso confessare avendo più tosto cercato di scrivere le cose che passarono nell'Anni
che d'attendere alla coltura dello scrivere. Ma è anco vero che gl'Annali
non d'hanno da descrivere con quella cultura, et ornamento che ricerca l'Historia
dalla quale si deve anco distinguiere questo particolare della cultura
che pero gli Annali vengono chiamati Infantia dell'Historia per che senza
eleganza, e senza cultura, e con elecutione più tosto rozza che semplice conseguono
le cose di più anni. Così da cicerone nel libro 2 de oratone vengono definiti
e descritti gli Annali de quali così parla. Sine ullis ornamentis monumenta solam
temporum, hominum, locorum

gestarumque rerum reliquerunt [2], poiche gl'Annali altro non
sono che una Selva dell'Historia con che si porgeva alli scrittori la materia
che fa bisogno all'Historia che s'ha da scrivere, servendosi anco d'Historia
dell'Effemeride ch'altro non sono ch'una scrittura, nella quale si notano ch'accadono in ciascuno

  1. Tacito, Annalium ab excessu augusti, Ex typhographero Adami Sartorii,Inglostadii, 1604, p.186-187
  2. M.T.Ciceronis, De Oratore, Iohannes Knobluchus, 1524, p. 49v